Renato Zero
1976
Estratto dall'album "Trapezio"

IL CAOS

Autore del Testo: Renato Zero
Compositori Musica: Cini Ruggero e Renato Zero

Rca Italiana / MiMo Edizioni Musicali Srl
© Universal Music Publishing Ricordi Srl

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Vedi di farti largo, fra le cose sepolte o abbandonate,
di una solitudine nera, se non vuoi che sia... Il caos!

Il disordine è a casa mia,
non c'è calore, non c'è armonia: il caos, il caos!
Gente viene poi se ne va,
lasciando sempre qualcosa qua: il caos, il caos!

Una vita spesa ad insegnarti che cos'è una vita, ma tu,
sei diventata forte, troppo forte, non ti basto più.
Ah! Ah! Ah! Ah!
Finchè ti serviva un letto
...finchè tu cercavi un petto!
Ah! Ah! Ah! Ah!
Ma ogni volta era un altro letto,
e non era lo stesso petto.

Più di tanto non resti mai,
ti fai le unghie poi te ne vai: nel caos, il caos!
A volte penso che tornerai,
non so se a te preferisco ormai: il caos, il caos!

Bussa dieci volte, mille volte, tanto non ti sento, però
insisti un'altra volta, non è detto che non ti aprirò.
Ah! Ah! Ah! Ah!
Da me trovi sempre un letto,
in me trovi sempre un petto...
Ah! Ah! Ah! Ah!
Magari la mia è follia,
ma qui è sempre casa tua!!!

Il disordine è a casa mia,
non c'è calore, non c'è armonia: il caos, il caos!
Gente viene poi se ne va,
lasciando sempre qualcosa qua: il caos, il caos!

[PARLATO]
Per attimi rimango sospeso nel vuoto, giuro,
qualche volta mi sento perduto.
Io mi fido solo del mio strano istinto,
non mi ha mai tradito... Non mi sento vinto.
Volo sul trapezio rischiando ogni giorno,
eroe per un minuto poi, bestia ritorno.
Poi ancora sul trapezio ad inventare un amore,
magari è solo un invenzione,
per non lasciarsi morire...