Renato Zero
1989
Estratto dall'album "Voyeur"

IL CANTO DI ESMERALDA

Autore del Testo: Renato Zero
Compositori Musica: Conrado Roberto e Renato Zero

Zerolandia / Bmg Ariola
© Universal Music Publishing Ricordi Srl / Zeromania Srl

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Nuvole basse su noi
dolore negli occhi tuoi
non parli sei lontana più che mai
ma sento che la stessa più non sei
e scorre il fiume e vai.

Sola e bellissima tu
ma loro molti di più
strapparti le vesti e andare via
immondi cacciatori di follia.

Lividi i tuoi fianchi
viola già.
Avide mani qualcuno ancora alzerà.
Folte chiome al vento
non offri più
mostri al mondo ogni ferita tu.

Umiliata e stanca della bianca civiltà
vergine venduta ai mercenari di città.
Salva il suo canto
copri il suo grembo
se tu sei un uomo
lava via tutto il fango.
Salva il suo volto.
Salva lei
Aggrappato al suo corpo più che mai.
Le tue radici sono là. Verità.

Fiera e bellissima sei
ma dove sono finiti i tuoi dei
smeraldi lì nel cuore più non hai
ne fonti in cui specchiarti troverai. Lo sai. Lo sai. Lo sai.
Una parabola blu - (coro) non se se ti vedrò mai più
un altro giorno vai giù - (coro) terra bruciata adesso tu.
Spietato quel deserto avanzerà
e intanto il tuo pianto chi lo asciugherà.

Umiliata e stanca bella bianca civiltà
come una lama quella strada ti dissanguerà.
Salva l'incanto
che sta finendo
sotto il tuo sguardo la violentano in cento.
Volano bassi gli avvoltoi
lupi affamati su di lei
disperdi il branco
grida no!
Non si può. Non si può.
Tu griderai no! No!