Ma cosa avranno i bambini teneri e docili un attimo fa evasi dai pannolini sono qua. Vengono avanti decisi la favoletta non li fermerà con che li avete svezzati chi lo sa.
Vuoi o non vuoi li affronterai armati di cerbottane marciano verso di noi. Vuoi o non vuoi è guerra ormai. Promettigli che non li sfrutti più che non li sevizi nè violenti tu piccoli geni senza volontà non hanno più sogni.
Poi tu chiamali bambini se vuoi sospetti e circospetti intuiscono già l'inganno poi carezze e caramelle ne avrai ma loro sanno bene le mire che hai nuove mamme improvvisati papà e giù ninna nanne bromuro e camomille.
Infanticidio! Come vi odio!
La delusione, la rabbia son sempre loro che pagano poi la culla come una gabbia vivono.
Vuoi o non vuoi son figli tuoi a parte il sesso ed il nome di loro cos'altro sai cos'altro sai. Erediteranno i silenzi tuoi fallito un amore che accadrà di lui quando direte che somiglia a voi sorprese ne avrete.
Poi la mente è più bambina di noi le colpe adulte certo non saranno mai candore poi torniamo dai bambini anche se la forza di specchiarci in quegli occhi non c'è ecografia femmina o maschio che sia c'è ancora chi spera chi questa vita onora... Ancora. Vogliamo crescere ancora... Ancora. C'è chi spera! C'è chi spera!