Renato Zero
1994
Estratto dall'album "L'Imperfetto"

DUBITO

Autore del Testo: Renato Zero
Compositori Musica: Podio Gianluca e Renato Zero

Fonòpoli / Sony Music
© Zeromania Srl

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Noi lì a guardare la stella cometa,
protagonisti di mille e una vita,
ci tramandiamo le nostre sfortune, le lune.
Nati e ignorati, pirati se vuoi,
noi senza miti né santi con noi,
noi belli dentro noi comunque contro,
noi che cadiamo e ci rialziamo, subito.
Ci siamo persi in immense pianure.
Nude nel vento, le nostre paure.
Forte è la rabbia se un'anima è sola…
non vola.

Addormentati nel buio del cuore,
dove il dolore non fa più rumore.
Svegliati adesso, dai sveglia l'amore,
che nessun'altro lo può fare…
Dubito, che tu potrai capirci, dubito,
che potrai digerirci, dubito,
che il tuo veleno è dolce, dubito.
Non è questione di pelle,
non è l'abito.
Noi figli di un momento atomico.
Strano miscuglio biologico.
Un caso clinico.
Siamo l'opposto, di quello che sei.
Noi, una risposta che non giunge mai… Logico, logico!

Noi un dettaglio di questo pianeta
noi che non ci compra nessuna moneta
Noi naviganti, randagi, ambulanti, così invadenti.
Che ci ammaliamo di sogni e di vita,
Noi con lo zucchero sopra le dita.
Che se rubiamo non ci nascondiamo.
Che quando amiamo ci inabissiamo.
Dubito che subiremo il buio, dubito.
Che ti faremo ancora credito,
se il cielo non ritorna limpido.
La nostra pazienza è a un punto critico.
Vogliamo riprovare il brivido.
Noi la miscela la spinta l'idea
il pane e la poesia.
Nei calendari processioni e cortei
Stanchi di essere
ombre di eroi. Dubito.

E se smettessimo di piagnucolare,
di commiserarci. Di farci del male.
Se provassimo a dirci, quello che c'è da dire…
Ritrovando la gioia di starci a sentire.
Se non fossimo più, portatori d'oblio.
Lacerati e divisi. Questo è tuo, questo è mio.
Senza precauzioni, recinzioni o fobie,
che la vita è più sana, senza troppe bugie. Bugie!
Cacceremmo quei ladri, impostori, ruffiani.
Se noi fossimo insieme ci saremmo, domani.
Quando la tua ricchezza, è un prezioso consiglio,
ti sarai meritato, il rispetto di un figlio…
Non si può aspettare, per salvare il pensiero,
e stavolta, non dubito, che sei un uomo davvero.
Che sei un uomo davvero. Davvero… Vero!